giovedì 5 dicembre 2013

SCOMMETTIAMO

La pena che provi quando la tua anima è tesa come un elastico e lo rimane a lungo resta comunque molto molto meglio dell'inerzia in cui ti maceri quando nessuna delle cose che ti aspettano ha voce abbastanza da farsi sentire.
Ma non è paura del vuoto, nessuna necessità di affumicare il tempo per non vederne la trasparenza: se c'è una cosa a cui sono allenato è questa di guardare fisso negli abissi, lo faccio di mestiere e non mi fa più paura di quanta ne faccia il sangue al chirurgo o all'assassino. E' un'operazione che si fa in un ambiente sterile, rispetto alla quale la pessa al naso di un po' di raffreddore è, decisamente, anche per lo spirito, una sofferenza maggiore, capace di evocare istantaneamente scenari di morte.
E' che riposare è come sbagliato in sé. Perchè ogni minuto che riposi, comunque, nel frattempo, il sole mangia le ore e la ruggine mangia il ferro e qualche grande pantegana che non sai certamente mangia il mondo. E qualcuno ha fame e tu non gli fai da mangiare e piange e tu non lo consoli.
Perchè sai bene che le cose veramente pesanti sono queste: il dolore fisico e la solitudine, come sanno i soldati che si vedono ammazzare il compagno a un metro di distanza e raccontano che molto più forte del dolore per la perdita è la soddisfazione per non essere stati colpiti, ma poi quando tornano a casa e non trovano più la loro donna che intanto se n'è andata allora ammazzano tutti e poi si sparano. Sono quelle cose contro le quali un altro qualunque non può fare niente se non sa di preciso dove mettere le mani e quale anestetico usare e in quale dose. Sono quelle contro cui si sa che non c'è rimedi,o perchè da un certo punto in poi il dolore fisico non può che aumentare, per quanto lo si tenga a bada, mentre la cura della solitudine non si trova dovunque e non la vendono, ma spesso è introvabile o almeno lo sembra.
Questo è quello che ti spinge, un ragionamento elementare e in fondo meschino: sotto sotto speri che, se hai fatto il possibile per procurare cibo, coperte e parole gentili agli altri quando avevi energia abbastanza, quando invece poi ti mancheranno le forze, allora qualcuno farà un piccolo sforzo e ti eviterà un po' di dolore o ti presterà un po' di benevolenza, del tipo che adesso disprezzi ma che a quel punto troverai accettabile perchè non ne avrai altra. Ma non è detto che qualcuno lo farà davvero. Ti sei solo abituato a fare questa scommessa come uno che per sistema gioca tutte le settimane qualche soldo sulle partite di calcio o sulle corse dei cavalli, e anche se in capo a tutta la vita ha buttato via un sacco di soldi perchè poi non ha vinto mai, ha comunque fatto quella cosa vana e indispensabile che si chiama alimentare la speranza.

Nessun commento:

Posta un commento