sabato 30 luglio 2011

UTOYA

Che sia maledetto chi uccide in nome di Dio.
Questo avrei voluto sentire l’altro giorno, forte e chiaro, da tutti i rappresentanti di tutte le Chiese cristiane di questo mondo. Non mi pare di averlo sentito, ma forse non ho ascoltato abbastanza bene. Verificherò.
E’ sempre possibile che la cosa non sia stata gridata ma che sia stata pensata, detta a bassa voce, che sia parola d’ordine diffusa e ben presente nella mente di tutti, che il concetto (che del resto non è affatto nuovo) sia assimilato e passi in modo capillare. Ma ne dubito. Non mi pare. Non ne vedo i segni. Ma guarderò meglio.
Una coscienza autenticamente religiosa dovrebbe pensare che quello che è successo è la peggiore delle ferite che una fede può subire, che si può fare a un’istituzione, a una dottrina, a un’etica religiosa. Ma quello che è successo ferisce per prima cosa il mondo, quella cosa lontana per cui usiamo la parola umanità e che sembra così aerea fino a quando non diventa solida e pesantissima condensandosi nell’immagine (grazie a Dio presa da lontano) di un ragazzo inginocchiato che chiede pietà e non la ottiene, immagine che è una delle cose più strazianti a cui riesco a pensare, anche se forse la mia stessa coscienza è un po’ anestetizzata dalla frequentazione di videogame (in realtà no) e di telefilm americani (questi sì, spesso) in cui il sangue scorre abbondante e lo strazio è solo pane per la curiosità sempre un po’ morbosa dello spettatore.
Quel ragazzo inginocchiato è il tipo di ragazzo che più o meno sono stato, che vorrei vedere in giro, per il quale principalmente lavoro a scuola (anche se forse, a volte [o spesso?] a vuoto). Magari un po’ ingenuo, poco concreto, con in testa qualche luogo comune di troppo, ma con dentro in fondo la convinzione vera e profonda che il mondo è di tutti. Almeno un po’. E sarebbe lui il male, il nemico? Sarebbe ridicolo se non fosse tragico. Così tragico. E’ di fronte a fatti come questo che mi sento di dire, come Guglielmo da Baskerville al nemico (quello vero): “Tu sei il diavolo”. Tu: cioè chi è persuaso di possedere la verità e di essere da Essa autorizzato a passare sopra gli altri.
Ogni giorno un pensiero per voi, pori fioi. E per tutti quelli come voi. E magari una preghiera.

5 commenti:

  1. http://www.youtube.com/watch?v=W4H5GcOG14I&feature=fvwrel

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  2. L'ha detto.
    http://www.repubblica.it/esteri/2011/09/10/news/papa_11_settembre-21464402/?ref=HRER3-1

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  3. Sì, avevo visto, ma Beporàz era più credibile se lo diceva in relazione a violenze commesse da un cristiano. L'11 settembre la notizia sarebbe stata che la condanna della violenza fosse venuta da un autorevole esponente del mondo islamico (loro il papa non lo hanno...). comunque meglio di niente.

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  4. Ora io non vorrei fare la rompicojoni de turno, ma questo blog chiede di essere aggiornato, Dax.

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  5. Hai ragione, ma in compenso il sito del rugby e la newsletter del rugby e il blog politico sono aggiornati con frequenza... ehm...

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