Steffi Graf e Andre Agassi: la foto col bordo sfumato fa un po' cagare, ma la preferisco alle altre che ho trovato in rete: quasi in tutte i due giocano a tennis o sono vestiti da festa... |
Ma
tu te li ricordi i nostri anni,
i tempi delle stelle in fondo agli occhi?
Il vento soffia più sicuro adesso:
io sono sempre al mio posto
alleato con te.
i tempi delle stelle in fondo agli occhi?
Il vento soffia più sicuro adesso:
io sono sempre al mio posto
alleato con te.
(Ivano Fossati, La
normalità)
Un sogno:
sapere che al tuo fianco c'è una donna capace di avere, quando
serve, forza e coraggio anche per te. Di proteggerti: lei a te. Ce ne
saranno molte,
probabilmente: gli esempi di eroismo grigio che trovo sempre così ammirevoli e poetici sono certamente spesso di genere femminile. Genere che del resto sembra storicamente più abituato al sacrificio di sé, resistente silenzioso e ingrato, che spesso riceve solo l'elemosina di una celebrazione postuma e pelosa, mentre (immagino) vorrebbe e meriterebbe qualche attenzione e libertà in più un po' prima, finchè l'esistenza dura e la si può illuminare quanto possibile con qualche specie di soddisfazione.
probabilmente: gli esempi di eroismo grigio che trovo sempre così ammirevoli e poetici sono certamente spesso di genere femminile. Genere che del resto sembra storicamente più abituato al sacrificio di sé, resistente silenzioso e ingrato, che spesso riceve solo l'elemosina di una celebrazione postuma e pelosa, mentre (immagino) vorrebbe e meriterebbe qualche attenzione e libertà in più un po' prima, finchè l'esistenza dura e la si può illuminare quanto possibile con qualche specie di soddisfazione.
Straordinario
davvero poi il caso in cui la gloria della resistenza quotidiana, di
quella grandezza che lascia riflessi e tracce profonde soprattutto
nelle persone più vicine, si trova sul retro di una foto di
copertina che tutti hanno visto prima o poi in giro per il mondo:
Steffi Graf non pareva bellissima da cea, così tedesca, con
quel naso poi. Ma per quel po' che la vedevo giocare a tennis mi
faceva impressione la forza, una cosa evidentemente non solo
muscolare. “Ma chissà...”, pensavo, come si fa quando si vedono
questi campioni pazzeschi che non hai idea di che persone sono
davvero. “Chissà cosa c'è dietro...” pensavo. Ma neanche tanto
a lungo perchè del tennis non me ne è mai fregato gran che.
Poi, molti
anni e molti slam
dopo, per tutto un lungo periodo in cui le notizie su Steffi Graf mi
sono ovviamente passate accanto senza peso, facendosi appena
avvertire molto distrattamente, mi vengono dette due cose. La prima:
che lei si ritira dal tennis nel '99, a trent'anni, in un momento che
sembra essere appena il principio della curva discendente, senza
aspettare che le energie comincino a declinare troppo evidentemente.
La seconda, due anni dopo: che si sposa. Il prescelto è un altro
tennista famoso, che non ha vinto come lei ma poco meno: è Andre
Agassi, un americano che da giovane portava i capelli sparati sopra
la testa e lunghi sulla coppa, e che vestiva bragoni colorati larghi,
inconsueti e un po' scandalosi per l'estetica del tennismo classico,
oltre ad avere una s-ciòna che gli pendeva (e gli pende) dal lobo
sinistro. Un autentico truzzo, insomma, che non a caso aveva già
sposato (e divorziato) la celebre (all'epoca) fotomodella e attrice
figarella Brooke Shields. Vabbè: una coppia di vippi
ai quali per annieanni non ho certamente augurato nessun male ma dei
quali non ho avuto ragione alcuna per interessarmi. Ma adesso lui ha
scritto un libro che vende moltissimo (questo, si dirà, in realtà
rende la cosa un po' sospetta...) e credo che lo leggerò. Non tanto
per il tennis e per la luminosa e dura vita e carriera del
post-truzzo, che fu debitore e vittima di un padre-allenatore quasi
carnefice e che oggi appare assai calvo e sobrio e intento ad
amministrare i propri schei,
parte dei quali, da vero divo ammericano,
devolve benevolmente alla sua fondazione per migliorare il livello
dell'educazione dei bimbi sfortunati. La ragione vera per cui voglio
capirne qualcosa di più è una riga che ho letto in un articolo di
qualche anno fa che mi è saltato fuori dalla rete abbastanza per
caso, come spesso accade.
L'articolo
intero è qui
e nell'insieme, ancora una volta, non me ne frega gran che. La cosa
che mi tocca è quello che nelle righe finali l'articolo riporta:
pezzetti del discorso introduttivo che il marito Agassi fece nel 2004
alla cerimonia di ammissione della Graf nella Hall of Fame del tennis
a Newport. Lo si trova su youtube
intero ma, naturalmente, è in inglese e io non lo capisco bene. Non
ne ho trovato il testo integrale da nessuna parte, ma ne riporto
qualche frase, aggiungendo anche alcune cose che Agassi ha detto nel
2011, quando nella Hall of Fame hanno ammesso anche lui. E quello che
penso è: un uomo che ama una donna così.
Due che si amano così. Chissà
se è vero, chissà se è possibile: potrebbe essere una finzione da
società dello spettacolo, o più semplicemente un'americanata. Ma le
parole sono, tra le altre, queste:
Stefanie,
grazie
per avermi dato il tuo amore così liberamente e generosamente. Non
riesco a trovare le parole per descriverti ma cercherò di trovare
quelle per farti capire come mi fai sentire. Con te mi sento
autorizzato a credere che tutto sia possibile. Mi sento apprezzato.
Tu ami tutto profondamente perfino le più piccole cose. Mi mozza il
fiato essere nella tua sfera d’amore. Mi sento protetto, sembra
sempre che tu sia un passo avanti nella vita, anticipando la sua
prossima mossa e disarmandola prima che essa mi faccia del male. Non
so come tu riesca a fare tutto quello che fai ma io conto su di te
come sull’aria che respiro.
Io
non solo ho bisogno di stare con te, io vorrei assomigliarti di più.
Avere valori così alti e vivere seguendoli con così tanta coerenza
e onore. Ascoltare così attentamente, dedicarsi così generosamente
agli altri, mettere la propria famiglia al di sopra di se stessi e
dei propri interessi.
Signore e
signori, vi presento la persona più grande che io abbia mai
conosciuto.
Non so se
crederci: fosse tutto vero sarebbe incredibile. Sperimentarlo sarebbe
(appunto): un sogno.
:)
RispondiElimina