Una
cosa su Pennac. Il suo libro in originale ha un titolo bellissimo che
è Chagrin
d'école,
che tradotto sarebbe Mal
di scuola.
Chagrin
in francese è la parola che si usa
sabato 30 giugno 2012
COSA SARA'
Si
impara dopo un po'. Possono anche dirtelo, spiegartelo, prevenirti,
ma, come spesso accade, finchè non vedi con i tuoi occhi la cosa non
ti è chiara e non ti resta in mente. Cominci a vedere, nei primi
anni in cui insegni, che ci sono degli studenti ai quali all'inizio
non daresti dieci centesimi. Tu hai questa impressione, ma
naturalmente non è in base a questo che li valuti: sei un
professionista, povero ma sempre professionista, quindi gli dai del
lavoro da fare e verifichi quello che sono
CONSEQUENTES NOMINUM
Res
sunt, naturalmente. C'è un piccolo trucco che funziona sempre, un
espediente semplice e non indispensabile che, anche se i suoi effetti
sono di breve respiro, ha da un lato una qualche utilità e
dall'altro una minima valenza etica. Impara i nomi dei fioi la prima
volta che li vedi. Cerca di associare bene i nomi alle facce e di
riconoscere subito gli studenti, di chiamarli per nome da subito. Una
prima piccola utilità sta nel
domenica 10 giugno 2012
SIGNORE, PIETA'
[...] Abbiate molta pietà, Signore, del ragazzo
mingherlino e poeta, che di suo ha solo le costole e l’innamorata bassina. Ma,
ma abbiate maggior pietà dello spavaldo colosso sportivo impavido e forte, che
si avvia lottando, remando, nuotando, trafficando, alla morte [...].
(Enzo Jannacci, La disperazione della pietà, 1968)
ALL'ULTIMO
Ultima
ora dell’ultimo giorno di scuola. Ultima interrogazione di recupero in storia. Una
di quelle cose che fai e che pensi sempre che non dovresti fare. Che fai perché
è fine anno e per l’ultima parte del programma non hai avuto modo di dare tutte
le occasioni possibili per recuperare a quelli che sono in difficoltà.
domenica 3 giugno 2012
AUFKLÄRUNG
Questa
meritava una trattazione sistematica, ma se aspetto di dare ordine alle idee
come vorrei, va a finire che aggiorno in tempi da archeologo del paleozoico.
Dunque:
Io so come si salva la scuola. Esagero, naturalmente: naturalmente non lo so.
Ma invece lo so. Lo dico spesso a quelli con cui mi capita di parlare, e spesso
trovo perplessità e diffidenza, il che potrebbe voler dire che l’idea non è
così geniale. E in effetti non è geniale, è abbastanza semplice. Ma è un punto
di partenza sensato da cui iniziare, e naturalmente si tratta dell’assunzione dei profi.
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