L.
racconta che in prima, a lezione, per spiegare non so cosa, l'ha
presa larga e ha fatto una tiratina sul senso civico e sulla
partecipazione e sulle responsabilità dei cittadini. Con passione e
trasporto quanto basta. La cosa deve avere funzionato.
Non
è strano: lei funziona, in genere. Anche con tutti i dubbi che
chiunque sta a lavorare dentro una scuola si porta sempre dietro, uno
capisce se funziona o no. E uno capisce benissimo il giorno in cui
funziona di meno: potrei citare ancora Pennac che spiega che i profi
a scuola si incazzano soprattutto quando sentono che non hanno reso
bene e che l'ora è venuta fuori noiosa o incompiuta: “Attenti
ragazzi, volate basso, il vostro prof si è dato un brutto voto, ne
va di mezzo il primo che capita!”.
Ma esagero a citare sempre Pennac, quindi non lo faccio.
Dice
L. che una volta una collega di cui aveva il figlio in classe le ha
rivelato che il bocia in questione, prima media, l'aveva messa
seconda in classifica: prima la mamma, ovviamente, bella e brava. Ma
al secondo posto la sua prof., anche lei bella e brava abbastanza da
meritarsi la medaglia d'argento (quasi un titolo di vice-mamma),
trofeo di cui essere legittimamente un po' orgogliosi, anche se il
numero di medaglie che servirebbe a controbilanciare le botte che si
prendono in aula e dintorni resta piuttosto alto. Comunque una
piccola soddisfazione.
E
una piccola soddisfazione è anche constatare che un po' di presa il
ragionamento sulla democrazia ce l'ha avuta: ci racconta L. che,
quando poco dopo tocca italiano e come esercizio di composizione ci
sono da fare degli acrostici, una ragazzina, sulla parola SINDACO,
tira fuori di getto questo capolavoro di fede scintillante e
fragilissima ingenuità:
Saltiamo
Insieme
Nella
Democrazia
Aiutandoci
Con
Onestà
Restiamo
ammirati di fronte sia alla semplice bellezza della combinazione di
parole sia al purissimo idealismo che ci sta dietro. Ma non ci
fermiamo all'ammirazione: quella bella riuscita è una piccola sfida
per due manipolatori di parole come me e V. Infatti io dopo breve
riflessione propongo:
Saremmo
Idioti
Non
Domandandoci
A
Chi
Obbedisci
Obbedisci
rivelando la
meschinità ormai cronica del mio animo tetramente adulto e corroso
dal disincanto. Infatti dopo un po' V. vince nettamente, proponendo
questa osservazione perfettamente in tono con la sua anima
digitalmente sensibile alle vibrazioni della civiltà dell'immagine e
della comunicazione di massa:
Sopra
Il
Naso
Devo
Avere
Carismatici
Occhi
Purtroppo
per me, non c'è partita con nessuno dei due...
Ma che bello!!!!
RispondiEliminaBella l'idea dell'acrostico e bella la contrapposizione...
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