Tu non lo
sai quanto ti ho pensato, ragazza T.S. Rivederti l'altro giorno
fresca e gioviale, dopo anni che non avevo tue notizie, mentre uscivo
da quel portone e tu entravi, mi ha fatto davvero impressione. Sei
stata a lungo e sei ancora un po' il mio demone della finitezza: ho
pensato spesso a te per ricordarmi dei miei limiti, per esempio
quando mi accorgevo troppo tardi di avere fatto una cazzata di cui in
corso d'opera non avevo minimamente sospettato, ma anche quando mi
rendevo conto che c'erano studenti con cui non riuscivo proprio a
stabilire una minchia di rapporto decente...
sabato 29 dicembre 2012
venerdì 21 dicembre 2012
SONO UN GENIO
A
volte basta poco. E la cosa è facilitata dal fatto che parlare con
V. è una delle cose più belle, divertenti e commoventi del mondo.
Se hai la possibilità di costruirti il lessico familiare in
collaborazione con un figlio sveglio e simpatico come V., allora sai
che è un'operazione appassionante, che oltre a tutto può fruttarti
un certo credito presso di lui prima della stagione ingrata e,
probabilmente (ahimè), in qualche misura inevitabile, in cui
diventerai ai suoi occhi un incrocio fra un babbeo e uno stronzo.
giovedì 6 dicembre 2012
ANIMA IN PENA
Aveva
fin gli occhi spioventi. Tristezza silenziosa, tenace e profonda.
Grande scrupolo, pagine e pagine di appunti, fatica a capire tutto
quello che richiedeva un po' di familiarità con quel mondo da cui
veniva accuratamente tenuta separata, protetta. Richiesta tacita di
avere cose semplici da studiare e ripetere senza troppi enigmi, il
che non è inusuale ma ovviamente è impossibile. Nel caso di L.Z.
poi non c'era neanche quel punto di recriminazione contro la
difficoltà delle cose (o contro di te che le rendi complicate quando
potrebbero essere semplici) che c'è in tanti sguardi provenienti da
anime che almeno un po' di sicurezza di sé ce l'hanno dentro.
martedì 20 novembre 2012
IL CORPO GRIGIO DI TORITO (o della Guerra Civile)
Il
primo Soriano che ho conosciuto è quello che faceva da assistente a
Philip Marlowe in un'indagine per conto di Stanlio (1). Il secondo è
quello che pensava con i piedi e del quale a molte classi nelle ore
di supplenza ho letto prima la storia di Obdulio Varela che spiega
come l'Uruguay battè il Brasile nella finale dei mondiali del 1950
al Maracanà, ma poi anche la storia del rigore più lungo del mondo
e del mitico “Gato” Diaz, portiere della Estrella Polar (2). Ho
voluto bene a tutti e due.
Ma
il Soriano a cui penso quando ci penso è quello che racconta gli
spasmi fatali e dolorosi di un mondo che non conosco abbastanza per
capire le ragioni e i torti, per
domenica 11 novembre 2012
PAROLE CROCIATE
Si
sa che a volte le risposte migliori vengono in mente quando il
momento è passato e ormai non servono più. A volte la cosa brucia,
per esempio se c'è in ballo una polemica in cui la risposta mancata
sarebbe servita a mettere a tacere in modo quasi definitivo qualche
ignorante inopportuno o a vincere una battaglia contro qualche nemico
storico, magari di fronte a un po' di pubblico. A volte, come nel caso che segue, fa niente: si è solo persa l'occasione di fare una
battuta. Il nesso con i post precedenti è molto tenue: sta solo nel fatto che la scena è
sempre la notte in albergo durante la gita.
sabato 10 novembre 2012
LA DOLCE ALA DELLA GIOVINEZZA, IN MISTO LANA (un giorno dopo l'altro 2)
Di
N.L. ho un ricordo particolare, preciso, durante una gita. Notte,
corridoio dell'albergo, momento in cui, dopo essere rientrati da
qualche dopocena, provi a organizzare la nottata in modo che sia
tranquilla il più possibile, anche se ti prepari comunque a girare
fino a tardi per i corridoi, con la tua tuta da ginnastica addosso e
il tuo romanzo in mano. Anche loro sono lì che girano, si guardano e
parlano, si mettono d'accordo per trovarsi, chi in camera di chi
eccetera.
venerdì 2 novembre 2012
GIOVANI E BELLI (un giorno dopo l'altro 1)
Ho
incontrato N.L. dal casolin.
Il casolin
quello cavà su,
quello che ha le cose particolari e raffinate, che costano
abbastanza. Era tipo l'anno scorso, sotto Natale: N.L. è a casa in
ferie, mi spiega salutandomi, perché da un po' vive e lavora in una
grande città. Vive con la morosa, che è là con lui: ragazza
piccola, carina e occhialuta, con l'aria sveglia e vitale. In questi
casi io domando senza troppi scrupoli: non per farmi i fatti degli
altri, ma per avere un'idea di cosa succede e magari trasmetterla ai
fioi
a scuola. (qui: Un giorno dopo l'altro)
giovedì 1 novembre 2012
L'ARIA DEL BALTICO
Quando
si tirano le somme, sarà servita a qualcosa tutta questa fatica per
cercare di diventare un uomo migliore? Non sono affatto sicuro che
non sia un enigma senza soluzione come quello dei sette ponti, anzi.
E di certo non servirà provare a fare un giro fin lassù per sentire
che odore ha l'aria del Baltico.
domenica 21 ottobre 2012
GENIO CRIMINALE (3)
Ma
il vero apice dell'ingegno perverso dello studente, nella sua
instancabile ricerca di espedienti, nella sua sfida inesauribile alle
prevenzioni e contromisure del Prof. Attento a Non Farsi Fare Fesso
(PANFFF), è questo, di cui io seppi in giovane età. Ero ancora uno
studente universitario e per tirare su qualcosa davo ripetizioni di
latino e greco a studenti di liceo, tra i quali un compagno di classe del
protagonista X, di cui adesso andiamo a raccontare.
domenica 14 ottobre 2012
VIGLIACCO? EH... (età mentale 2)
Ma
gli studenti che sono più grandi della loro età non sono sempre una
benedizione. Soprattutto se una parte importante della loro
“maturità” (in questo caso servono le virgolette) consiste nel
sapersi arrangiare in molte circostanze, nell'avere una capacità di
comprensione delle situazioni e delle persone che li mette in
condizione di perseguire con la massima libertà il proprio utile più
immediato, investendo il minimo possibile in tutto quello che non
serve allo scopo.
GENIO CRIMINALE (2)
Ci
sono altri espedienti, cervellotici e curiosi ma intelligenti
abbastanza da suscitare almeno un po' di ammirazione. Posso citare
una trovata del Pleistocene, tempi in cui io ero al liceo e altri
miei (più o meno) coetanei frequentavano altri licei.
mercoledì 10 ottobre 2012
ANTE LITTERAM
Prof.
- E chi governava i Comuni ?
Studente - ... ... ... I
comunisti ?
(scuola media, raccontata
da L. - True story)
PER OGNI LIEVE CAUSA
Sia
ragionevole l'uccidersi; sia contro ragione l'accomodar l'animo alla
vita: certamente quello è un atto fiero e inumano. E non dee piacer
più, né vuolsi elegger piuttosto di essere secondo ragione un
mostro, che secondo natura uomo. (segue...)
(Leopardi, Operette Morali, Dialogo di Plotino e Porfirio)
domenica 7 ottobre 2012
VERSO CASA, CON I TACCHI ALTI (età mentale 1)
Ci
sono studenti che a 17-18 anni ne hanno 35.
Non
solo nel senso banale e deteriore che credono di sapere tutto e
guardano con sufficienza te che insegni e ti trattano con degnazione
se non con disprezzo, considerandoti evidentemente un rudere. Questa
è una malattia adolescenziale diffusa che spesso prende come oggetto
polemico anche i genitori, anzi, i genitori più che gli insegnanti,
e che non è poi molto interessante, anche se fa parte della sfida e
della lotta che normalmente gli studenti-figli ci propongono e che va
affrontata a viso aperto e con lealtà, non disconoscendo il proprio
lato vecchio e dandosi da fare perché sia il meno esteso
possibile: quando ti trattano da rudere una qualche ragione possono
avercela e bisogna reagire con equilibrio.
Ma non è a questo che penso: mi riferisco a quei pochi che 35 anni li hanno davvero.
Ma non è a questo che penso: mi riferisco a quei pochi che 35 anni li hanno davvero.
mercoledì 26 settembre 2012
GENIO CRIMINALE (1)
Lo
studente è un animale. Non solo in senso cattivo, almeno non
necessariamente. Nell'istinto di sopravvivenza della bestia
da classe
c'è un lato profondamente rispettabile: vero, vitale, umano. La sua
pretesa di sfuggire a qualsiasi proposta non sia abbastanza forte da
catturarlo, trattenerlo, vincolarlo, è una delle sfide difficilissime
in fondo alla quale però sta chiuso il senso del nostro lavoro,
anche se mi è spesso sembrata vigliacca: tutte le volte che ho visto
classi capacissime di essere forti con prof. deboli e deboli con
prof. forti, capaci quindi anche di far uscire dall'aula in preda
alla disperazione e, magari, alle lacrime, professorine/i più o meno
giovani e supplenti più o meno inesperti.
sabato 22 settembre 2012
SULLA SPIAGGIA
Sono
successe parecchie cose e adesso è notte e lei e lui sono sulla
spiaggia. E' successo che il fratello di lui ha portato in giro lei
con una bella macchina sportiva, l'ha usata (lei, non la
macchina...) un po' come gli pareva e l'ha mollata alla prima
occasione senza nessun riguardo. Lei non si è arresa ed è andata a
cercare il fratello, e invece ha trovato lui.
venerdì 21 settembre 2012
MA I MIEI OCCHI BRILLANO?
Oggi un collega ha portato in una classe questo. Non è sbagliato, non è affatto sbagliato, ma mi ha fatto lo stesso girare un po' i maroni. Primo perchè mi viene a dire di fare tutte le cose che cerco di fare già, e quando pensano di insegnarti cose che pensi di sapere già, un po' di nervoso ti viene. Secondo per il tono un po' enfatico e un po' dolciastro. Nella fotocopia del mio collega non c'era il nome dell'autore, ma solo data e nome della testata su cui era apparso l'articolo, allora l'ho cercato per vedere un po' chi era. E' questo.
domenica 16 settembre 2012
CROCETTE
Mi
servo regolarmente di questionari a risposta chiusa, i classici
“quiz” che tanti disprezzano e che invece secondo me a qualcosa
servono (anche di questo, se è il caso, proverò a ragionare
un'altra volta) purché li si usi in un certo modo e per certi scopi.
Di solito uso “questionari con risposta a scelta multipla”
(QRSM): quelli che gli studenti chiamano “a crocette”, perché la
risposta va data scegliendone una tra 4
UMANO, ABBASTANZA UMANO
Non
è che io mi senta di dare lezioni a chiunque su come si insegna. Le
cose che dico qui escono dalla valvola che ho deciso di aprire un po'
ogni tanto per lasciare uscire le cose che penso, obbligandomi anche
un po' a mettere in ordine le idee, come deve fare chi vuole farsi
capire da altri, per quanto pochi siano. Dunque qui non si offrono
modelli. Al massimo qualche esempio, che in genere non pretende più di tanto di
essere seguito. E naturalmente si considerano degli errori.
giovedì 6 settembre 2012
IMMAGINA. PUOI.
La straordinaria potenza di pensiero del primo Popeye, quello di Segar.
Prima o poi devo provare a procurarmi un'edizione in lingua originale.
domenica 2 settembre 2012
SUL LORO TERRENO (il rudere)
Tra
le altre cose interessanti del giovane Kapuscinski polacco (1) c'è
la storia di un prof. di storia, giovane, attivo e pieno di buone
intenzioni, ma considerato dai suoi studenti un rudere.
martedì 28 agosto 2012
AVEVO GIA' SCRITTO TUTTO
Uno
pensa a Jack London e gli vengono in mente delle belle storie per
ragazzi con avventura e sfida all'ignoto: uomo e animale, uomo e
ambiente ostile. Nel quale però è possibile mettersi alla prova e
scoprire davvero cosa si è e quanto si vale come uomini. Zanne
bianche in foreste cristallizzate dal gelo e richiami che la natura
manda a ciò che nell'uomo si cela nel profondo. Occhei. Invece non
solo. Se
uno legge Martin Eden trova altre cose: non solo la storia
semivera e molto personale di come provare
domenica 26 agosto 2012
THESE GOOKS
La solitudine di Walt Kowalski |
martedì 3 luglio 2012
ODERINT, DUM SEQUANTUR
Prima
storia recente (la seconda spero la racconti direttamente la
protagonista, gliel'ho chiesto, spero che trovi il tempo...). Sera di
primavera avanzata, fine settimana, passeggiata
in piazza e dintorni. Suonano fuori dal baretto e ci fermiamo a
sabato 30 giugno 2012
CHE COSS'E' IL DOLOR
Una
cosa su Pennac. Il suo libro in originale ha un titolo bellissimo che
è Chagrin
d'école,
che tradotto sarebbe Mal
di scuola.
Chagrin
in francese è la parola che si usa
COSA SARA'
Si
impara dopo un po'. Possono anche dirtelo, spiegartelo, prevenirti,
ma, come spesso accade, finchè non vedi con i tuoi occhi la cosa non
ti è chiara e non ti resta in mente. Cominci a vedere, nei primi
anni in cui insegni, che ci sono degli studenti ai quali all'inizio
non daresti dieci centesimi. Tu hai questa impressione, ma
naturalmente non è in base a questo che li valuti: sei un
professionista, povero ma sempre professionista, quindi gli dai del
lavoro da fare e verifichi quello che sono
CONSEQUENTES NOMINUM
Res
sunt, naturalmente. C'è un piccolo trucco che funziona sempre, un
espediente semplice e non indispensabile che, anche se i suoi effetti
sono di breve respiro, ha da un lato una qualche utilità e
dall'altro una minima valenza etica. Impara i nomi dei fioi la prima
volta che li vedi. Cerca di associare bene i nomi alle facce e di
riconoscere subito gli studenti, di chiamarli per nome da subito. Una
prima piccola utilità sta nel
domenica 10 giugno 2012
SIGNORE, PIETA'
[...] Abbiate molta pietà, Signore, del ragazzo
mingherlino e poeta, che di suo ha solo le costole e l’innamorata bassina. Ma,
ma abbiate maggior pietà dello spavaldo colosso sportivo impavido e forte, che
si avvia lottando, remando, nuotando, trafficando, alla morte [...].
(Enzo Jannacci, La disperazione della pietà, 1968)
ALL'ULTIMO
Ultima
ora dell’ultimo giorno di scuola. Ultima interrogazione di recupero in storia. Una
di quelle cose che fai e che pensi sempre che non dovresti fare. Che fai perché
è fine anno e per l’ultima parte del programma non hai avuto modo di dare tutte
le occasioni possibili per recuperare a quelli che sono in difficoltà.
domenica 3 giugno 2012
AUFKLÄRUNG
Questa
meritava una trattazione sistematica, ma se aspetto di dare ordine alle idee
come vorrei, va a finire che aggiorno in tempi da archeologo del paleozoico.
Dunque:
Io so come si salva la scuola. Esagero, naturalmente: naturalmente non lo so.
Ma invece lo so. Lo dico spesso a quelli con cui mi capita di parlare, e spesso
trovo perplessità e diffidenza, il che potrebbe voler dire che l’idea non è
così geniale. E in effetti non è geniale, è abbastanza semplice. Ma è un punto
di partenza sensato da cui iniziare, e naturalmente si tratta dell’assunzione dei profi.
sabato 26 maggio 2012
SIGNIFICATIVO ANEDDOTO
(courtesy of Teresa Batista Cansada de Guerra, insegnante di sostegno in una
grossa scuola della provincia. L’episodio, come ho potuto verificare, è
rigorosamente vero…)
Circa due mesi fa mi reco in 3F da sola dacché An English Man In New York (d'ora in avanti: AEMINY) è come al solito in ritardo.
8.10.
8.20.
8.30.
Mando giù un ceo a chiedere ai bidelli dove sia AEMINY.
I bidelli non hanno alba.
Circa due mesi fa mi reco in 3F da sola dacché An English Man In New York (d'ora in avanti: AEMINY) è come al solito in ritardo.
8.10.
8.20.
8.30.
Mando giù un ceo a chiedere ai bidelli dove sia AEMINY.
I bidelli non hanno alba.
sabato 19 maggio 2012
ANCHE SOLO L'IDEA
L’idea,
anche solo l’idea, che venga in mente a qualcuno di fare del male fuori di
scuola a ragazze che cominciano la giornata e aspettano di entrare, come fanno
i “miei”, come li vedo fare tutte le mattine. Anche solo l’idea è insopportabile.
Come si fa, come è possibile vedere in quelle ragazze un possibile nemico, o
anche solo qualcuno che abbia senso colpire. Si fa fatica a pensare qualcosa di
più vigliacco e non si capisce proprio a che scopo, con l’intenzione di
ottenere quale risultato.
giovedì 3 maggio 2012
UN CALCIO IN BOCCA FA MIRACOLI
Una delle
grandi tragedie della nostra epoca consiste nel fatto che tutti sono convinti
di avere un'opinione. Qualunque babbeo ti trovi di fronte si sente in dovere
di dire la sua sull'economia mondiale, sul Medioriente, sull'ultima scoperta
scientifica. Ci vorrebbero delle sanzioni economiche: sei un imbecille, parli
del crollo delle Borse, trecento euro di multa. Invece niente. Per questo la
televisione è piena di calciatori che commentano la Divina Commedia e di
mignotte che si battono per la salvaguardia della natura (tranne quella che
hanno tra le gambe, naturalmente)... (1)
martedì 1 maggio 2012
COACHING (2)
A conferma.
Qualche settimana fa la collega C.S. mi fa leggere un pezzetto di compito scritto di uno suo di prima o di seconda, il quale con ricchezza di ispirazione e intensità di sentimento le parla della sua passione sportiva non ricordo per che sport, probabilmente il calcio. In particolare sottolinea come lui le parli del valore decisivo del suo rapporto con il proprio coach, la cui parola per lui è Legge e Vangelo...
giovedì 12 aprile 2012
COACHING (1)
"I'll do what I can to help y'all. But, the game's out there,
and
it's play or get played. That simple."
Non solo non si fidano: il più delle volte ti
considerano un nemico. E’ quasi normale, non c’è molto da soffrire o
offendersi, almeno in linea di principio. Ma poi, come dicevo (cfr. Non si fidano) la cosa in realtà fa soffrire e bisogna imparare a
passarci sopra e andare avanti, oltre. Si ha un bel daffare a cercare di far
capire che il nemico è fuori e che quello che si cerca di fare a scuola è
quello che si fa con un amico, con la morosa, quando offri qualcosa, quando
dici: “Vieni che ti faccio assaggiare qualcosa di buono, vedere qualcosa di
bello”.
UN MESTIERE CHE TI FACCIA SENTIRE GRATIFICATO
Interno giorno, drugstore americano di
periferia.
Cliente 1-
Un momento: quel tizio si è messo a controllare le uova una per una…
(uomo con
occhiali in giacca e cravatta sta seduto per terra con un uovo in mano e
confezioni di uova aperte attorno)
Cliente 2-
Questa storia va avanti da almeno venti minuti…
C1 -
Che diavolo cerca?
C2 -
Dice che ne deve trovare dodici perfette.
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